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Rocca di Manerba: un'escursione imperdibile sul Lago di Garda

Era da tempo che desideravamo visitare il Lago di Garda, così un sabato mattina di zona gialla ci siamo diretti verso la Riserva Naturale del Sasso e Parco Lacuale, un luogo immerso nella natura in provincia di Brescia e a meno di due ore di macchina da Milano. Il tempo non era dei migliori, anzi, la nebbia ci ha accompagnato per tutto il viaggio, ma ha reso il paesaggio ancora più suggestivo. Così, oggi vogliamo raccontarvi di questa escursione imperdibile sul lago di Garda.

Informazioni generali

I parcheggi nella zona limitrofa sono diversi:

  • 45.5504734, 10.5723743
  • 45.5585863, 10.5661887
  • 45.5569930, 10.5696484

Per scegliere il posteggio più adatto a noi abbiamo consultato il sito e valutato il sentiero da percorrere: c’è l’imbarazzo della scelta, ognuno ha un livello di difficoltà e accessibilità differente e sono presenti anche dei sentieri tematici. Poiché volevamo raggiungere sia la Rocca di Manerba, che la Punta Sasso abbiamo optato per l’escursione che segue inizialmente il Sentiero n.4 e poi il Sentiero di interesse provinciale CAI. Perciò, tutto quello che leggerete in questo articolo, farà esclusivamente riferimento a questa porzione di Riserva Naturale.

Consigli per l'escursione

Eccezion fatta per il tempo dedicato alle fotografie e ai video, ci abbiamo impiegato pressappoco un’ora per raggiungere Punta Sasso partendo dal parcheggio. Per cui, questa escursione sul lago di Garda è fattibile anche in mezza giornata. Ci teniamo a precisare che non siamo esperti, ma ci piace camminare nella natura, anche se lo facciamo occasionalmente. I sentieri che abbiamo deciso di seguire ci sono sembrati abbastanza semplici, ma non per chiunque. Ad esempio, non li consiglieremmo ad una famiglia con bambini piccoli o a persone con mobilità limitata (ci riferiamo in particolare al secondo tratto, quello che dalla Rocca di Manerba porta fino a Punta Sasso). Infatti, diverse zone sono piuttosto ripide, in altri punti si scivola parecchio per via della ghiaia, in altri ancora il sentiero diventa così stretto che è impossibile fermarsi per fare una pausa.

Prima di partire per questa escursione, ecco qualche consiglio pratico:

  • portate con voi borracce piene, perché lungo il percorso non sono presenti fontanelle
  • vestitevi con abbigliamento comodo
  • indossate scarpe da trekking
  • se lo ritenete necessario, munitevi anche di bastoncini.

Le aree della Rocca e di Punta Sasso sono perfette per consumare un pranzo al sacco o uno spuntino.

Dal parcheggio alla Rocca di Manerba

Siamo arrivati poco dopo le 13:00 e abbiamo posteggiato l’auto qui. Complice, probabilmente, la bassa stagione, abbiamo trovato il parchimetro fuori uso e quindi il parcheggio gratuito. Accanto al posteggio sono presenti un bar e il Museo Civico Archeologico della Valtenesi, aperto dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 17:30. Proprio qui ha inizio il percorso, che parte con due tornanti asfaltati e molto fattibili e dopo i quali si raggiunge subito una terrazza panoramica.

Il tempo non era dei migliori, perciò non siamo riusciti a scorgere un granché a parte la distesa verdeggiante dei campi coltivati. Tuttavia, in giornate limpide si dovrebbe riuscire ad avere un’interessante visuale su tutto il territorio circostante. Proseguendo per una manciata di minuti si raggiunge la Rocca di Manerba ad un’altitudine di 216 metri, dalla quale si ha un’impressionante vista a 360° su tutto il Lago di Garda.

Croce della Rocca di Manerba con persone che passeggiano intorno
Vista sul Lago di Garda e Punta Sasso dalla Rocca di Manerba con una scalinata in legno

Dalla Rocca di Manerba a Punta Sasso

Lasciandosi alle spalle la croce che sovrasta la Rocca di Manerba ci si ritrova davanti ad una scalinata, dalla quale bisogna scendere per proseguire il sentiero. Nel primo tratto sono presenti scalini molto alti e ricoperti di terriccio e ghiaia. La vista è mozzafiato, ma non bisogna distrarsi perché il sentiero è abbastanza scosceso. Inoltre, la recinzione che vedete in foto non è affatto stabile e lungo la via abbiamo notato due paletti caduti. Si prosegue verso una parte totalmente rocciosa e a strapiombo (purtroppo senza protezioni), che dà l’accesso al fitto bosco. Qui ci sono nuovamente gli scalini, seguiti da una discesa piuttosto ripida e a tratti scivolosa. In questo modo si raggiunge il punto di unione di diversi sentieri, ben segnalati sia sul sito web, che in loco grazie ai pannelli informativi. Arrivando dalla Rocca ed essendo diretti a Punta Sasso, noi abbiamo proseguito dritto. Ora segue una salita, che risulta meno scoscesa, ma il terreno rimane abbastanza sdrucciolevole.  Dopo una decina di minuti vi troverete a Punta Sasso, a quota 155 metri.

Promontorio a strapiombo sul Lago di Garda

La vista ripaga tutta la fatica fatta e l’atmosfera che si respira da lì non è descrivibile a parole. Abbiamo passeggiato lungo la costa, fatto uno spuntino e scattato moltissime foto, sia col drone che con la macchina fotografica. È addirittura possibile scorgere i fondali cristallini e rocciosi. Poi, da Punta Sasso abbiamo percorso lo stesso sentiero a ritroso.

Prospettiva aerea di Punta Sasso con il Lago di Garda sullo sfondo in una giornata nebbiosa
Punta Sasso vista dall'alto con Manerba e il Lago di Garda sullo sfondo

Speriamo di avervi dato un’idea per un’escursione sul Lago di Garda, ideale per riscoprire la pace e la tranquillità che solo la natura riesce a dare.